Ma le soluzioni devono venire e al più presto! Cosa farò nel biennio della mia presidenza? Intanto mi preparerò al meglio imparando fin d’ora a fare il presidente sotto la guida magistrale di G. Melotti e G. De Toma e poi m’impegnerò nel portare il mio contributo a favore della nostra professione. Competenze specifiche della clinical governance, diritto alla formazione, sostegno ai giovani che ricercano una giusta collocazione dopo la specializzazione, problemi assicurativi e medico- legali, riduzione del budget e della qualità degli approvvigionamenti: sono queste solo alcune importanti problematiche che oggi sfidano la nostra categoria e la nostra Società.

E per far fronte a simili sfide c’è bisogno di unità. Unità d’intenti, unità di pensiero, unità d’azione! Non dobbiamo cadere nell’errore dei capponi di Renzo che nei Promessi Sposi indugiavano nel beccarsi ignari della loro fine ormai segnata. Dobbiamo trovare tutti insieme la forza per uscire dalle difficoltà storiche e congiunturali; ma se dovessi promettervi che tutti i problemi presenti saranno risolti con la mia presidenza vi prenderei in giro. Non mi sento né un Masaniello né un venditore di fumo, né tantomeno un fine politico.

Sono un chirurgo che come voi lavora quotidianamente nell’interesse del paziente e nel rispetto della propria professionalità e che essendo stato eletto ad una presidenza così prestigiosa non può non promettere d’impegnare tutte le energie di cui dispone nel tentativo di risolvere almeno le problematiche più spinose. Ma per questo ho bisogno di voi, di tutti voi. Con il vostro supporto, con i vostri suggerimenti e le vostre critiche. Aiutatemi a sostenere la crescita e a difendere i diritti dei chirurghi italiani.

Con affetto, Franco Corcione